Nei neonati e nei bambini, potrebbe presentarsi un fenomeno piuttosto particolare, ossia la cosiddetta lingua bianca, caratterizzata appunto da una patina bianca che si crea sulla loro lingua. Questo potrebbe essere dovuta a diverse cause, anche se la più comune è la colonizzazione batterica nota come candidosi orale o mughetto. La lingua bianca non è di per sé una malattia, e si tratta comunemente di un fenomeno transitorio: ma in cosa consiste esattamente? E cosa bisogna sapere a riguardo?
Perché la lingua tende a diventare bianca?
Le possibili cause che si celano dietro la lingua bianca nei bambini sono diverse e sono spesso riconoscibili dalle “caratteristiche” della patina bianca stessa. Qui trovate le principali:
- Se il piccolo ha il raffreddore o l’influenza, e respira di conseguenza con la bocca, potrebbe conseguirne della disidratazione orale che rende la lingua bianca e squamata; si tratta dunque di un problema che scompare autonomamente in pochi giorni.
- Scarsa igiene orale o reazione ad un collutorio contenente perossido di idrogeno.
- Anche l’alimentazione sbagliata, che può provocare uno squilibrio della flora batterica, potrebbe rientrare tra le possibili cause di ingua bianca, dovuta al deposito di un sottile strato mucoso.
- Se la patina dovesse essere più spessa e granulosa, potrebbe trattarsi di mughetto o candidosi orale: è una condizione molto frequente nei bambini ed è provocata dal fungo candida albicans che si sviluppa sulle mucose del cavo orale.
- Se compaiono delle chiazze bianche, potrebbe trattarsi invece di leucoplachia, che può provocare bruciore e formicolio. È spesso legata all’uso di apparecchi ortodontici, a traumi cronici e fenomeni irritativi, carenze nutrizionali o infezioni del cavo orale.
Quali potrebbero essere le conseguenze
Come visto qui sopra, le conseguenze sono essenzialmente di natura “estetica” e sono proprio loro a permettere il riconoscimento della tipologia di disturbo alla base della lingua bianca. Si tratta in linea di massima di un problema che scompare autonomamente nel tempo e, in caso di fastidio, può essere utile spazzolare delicatamente la lingua del bambino e farlo bere costantemente per apportare del sollievo.
Nelle situazioni più gravi, la lingua bianca potrebbe essere sintomo di infezione, o di una condizione sottostante da tenere sotto controllo, se si notano delle preoccupanti modifiche dell’aspetto della lingua, se il piccolo accusa un dolore persistente, se la condizione non si risolve nel giro di due settimane o se tende a ripetersi regolarmente. In questo caso, è bene contattare immediatamente l’odontoiatra e il pediatra per capire quali soluzioni mediche adottare.
Cosa consiglia l’ortodontista
Come già preannunciato, la lingua bianca è un problema che generalmente si risolve da sé, ma per agevolarne la guarigione, esistono diversi rimedi pensati per le varie cause: in caso di mughetto ad esempio, si possono utilizzare dei rimedi farmacologici, come i farmaci ad azione antimicotica, i cosiddetti antifungini; se il problema della lingua bianca è dovuto invece a una scorretta alimentazione, si dovrà valutare un cambiamento nel regime alimentare del bambino, favorendo alimenti sani come frutta e verdura e, soprattutto, abbondante acqua.
Infine, se la lingua bianca è dovuta a una scorretta igiene orale, è il caso di correre ai ripari rivedendo tutti gli step e gli strumenti che il bambino utilizza quotidianamente (e più volte al giorno, in generale dopo ogni pasto) per favorire la pulizia di bocca e denti: dentifricio, spazzolino, collutorio, filo interdentale… tutto serve e tutto contribuisce a garantire la salute orale, prevenendo di conseguenza eventuali disturbi tra cui, appunto, la lingua bianca. Prima di qualsiasi intervento, è bene confrontarsi con il proprio pediatra e dentista per valutare insieme la soluzione che meglio si addice alle esigenze del vostro piccolo.
Leggi tutti i consigli nel nostro blog della Dott.ssa Francesca Bragastini, specializzata in Ortodonzia a Verona.