Con l’espressione di uso comune “denti sporgenti” si indica solitamente la condizione della dentatura in cui i denti anteriori sporgono al punto da coprire il labbro inferiore. In gergo medico, un fenomeno simile viene identificato come “malocclusione di seconda classe”, le cui cause, in linea di massima, possono essere una relazione scorretta tra l’osso mandibolare e quello mascellare.
Quali sono le cause dei denti sporgenti
I denti sporgenti sono un tipo di malocclusione dentale, conseguente ad uno scorretto ingranaggio delle arcate dentali, in cui l’arcata superiore (mascella) si trova in posizione più avanzata rispetto all’arcata inferiore (mandibola). Le cause all’origine della cosiddetta “retrognazia”, termine medico con cui si indica la scorretta occlusione delle arcate dentali, possono essere molteplici, ma tra le più comuni si individuano: una condizione di vestibolarizzazione eccessiva degli incisivi superiori; una deglutizione atipica, ovvero quando la lingua compie movimenti che alterano il meccanismo della deglutizione; la differente dimensione della mascella superiore e di quella inferiore, con quest’ultima ad essere generalmente troppo piccola o in posizione retrusa, motivo per cui le due arcate non si adattano tra di loro; fattori ereditari.
Perché è necessario curarli
Curare la malocclusione dentale è importante non solo per l’impatto estetico che questa ha sul paziente adulto, ma soprattutto per i problemi funzionali che può causare e che possono incidere negativamente sulla salute. I denti sporgenti, se non curati, possono causare difficoltà nella pronuncia delle parole (in particolare delle lettere S, F, SH, V), un alto rischio di frattura o di perdita dei denti in seguito a urti e cadute poiché le labbra non possono proteggere i denti frontali, problemi nella masticazione, patologie delle vie aeree, quali ad esempio apneee ostruttive nel sonno. Curare la retrognazia è importante per poter migliorare notevolmente la qualità della vita del paziente, e quanto più il trattamento per correggere una simile condizione viene iniziato con anticipo, tanto più l’ortodontista sarà in grado di rendere il profilo armonico.
La correzione dei denti sporgenti da adulti
I denti sporgenti sono una condizione legata allo sviluppo delle ossa, di conseguenza per correggerli è spesso necessario un trattamento che stimoli la crescita della mascella e regoli il rapporto fra le arcate dentali. Un trattamento funzionale di questo tipo è possibile ed efficace solo nei pazienti in fase di crescita, mentre per i pazienti adulti è necessario ricorrere ad un tipo diverso di trattamento, in questo caso consistente nell’utilizzo di un tradizionale apparecchio ortodontico, oppure di un apparecchio di plastica trasparente. Quest’ultimo non è altro che un allineatore “trasparente” noto come Invisalign, la cui funzione è proprio quella di migliorare la funzionalità dei denti e raddrizzarli. Il trattamento Invisalign prevede una serie di aligner (mascherine trasparenti) che il paziente deve sostituire ogni 7/14 giorni per consentire un graduale spostamento dei denti.
Ogni aligner è progettato su misura per il paziente e può essere rimosso e riapplicato con facilità dal paziente stesso, evitando non solo i disagi estetici, ma anche la scomodità dell’indossare apparecchi ortodontici tradizionali durante le più comuni azioni quotidiane. È importante che il paziente indossi gli aligner di Invisalign per almeno 22 ore al giorno affinché riesca ad ottenere il risultato sperato sulla dentatura. Alla fine del trattamento, è solitamente necessaria una terapia di mantenimento finalizzata a evitare ulteriori spostamenti dei denti. Nei casi più gravi, i denti sporgenti vengono spesso curati sottoponendo il paziente a chirurgia ortognatica (delle ossa mascellari), un tipo di intervento che permette di correggere il rapporto tra mascella superiore e inferiore.